È uno dei pochi settori che non ha subito ripercussioni a causa della pandemia da Covid, anzi ha offerto una boccata di ossigeno alle aziende in sofferenza durante il lockdown, fornendo un canale alternativo alla vendita in presenza. Parliamo degli e-commerce e della rete di valore alimentata dal digital retail perché l’indotto generato dai business e-commerce non riguardo solo i brand e i retailer, ma tanti servizi correlati come quelli per la pubblicità online, il customer service, fino ai servizi a supporto come il packaging, la logistica e la distribuzione.

Secondo il report presentato da Netcomm, realizzato in collaborazione con The European House – Ambrosetti, intitolato “Il ruolo e il contributo dell’e-commerce e del digital retail alla crescita e alla trasformazione digitale”, l’e-commerce è al 3° posto tra le attività con maggiore incidenza sul fatturato nel settore privato con un +19,2% sulla crescita di fatturato del totale delle attività economiche italiane.  Forte è anche l’incidenza sulla crescita dell’occupazione delle imprese italiane, con un contributo di +6,7% sul totale. La crescita ha riguardato soprattutto le grandi aziende: il 43,9% del fatturato da e-commerce è stato generato da aziende di grandi dimensioni, ma anche le medie e microimprese hanno visto il loro fatturato aumentare.

“Si tratta di una rete di valore che contribuisce in modo significativo allo sviluppo economico e produttivo del nostro Paese e all’incremento della competitività delle imprese a livello internazionale” – commenta così Roberto Liscia, presidente di Netcomm. Un dato importantissimo per l’economia in generale visto che il digital retail coinvolge numerosi ambiti e operatori nella filiera, tanto nella fase di vendita online, quanto in servizi pre e post-vendita a supporto come la logistica e i trasporti, e che fa riflettere sulla necessità di velocizzare la trasformazione digitale la formazione del personale coinvolto.

Gli e-commerce generano più opportunità e stanno promuovendo una graduale transizione verso modelli di business più sostenibili e, in prospettiva, carbon neutral: molti business e-commerce, infatti, preferiscono imballaggi in materiali riciclabili o riutilizzabili (come il cartone) e standard dimensionali per ottimizzare i trasporti.

Anche il settore turistico, che è stato tra quelli più duramente colpiti dalla pandemia, può beneficiare degli e-commerce per sfruttare l’interesse per l’Italia e traghettarlo verso nuove opportunità. Se nel 2020 c’è stato un fortissimo calo del tourism shopping (gli acquisti fatti dai turisti stranieri), il canale digitale potrebbe essere utilizzato per dare visibilità ai prodotti made in Italy, permettendo ai visitatori mancati di fare comunque un’esperienza dell’Italia e alimentare una base di interesse per futuri viaggi.