L’industria del packaging sta vivendo un momento di grandi cambiamenti, innescati dalla combinazione di fattori ecologici, economici, culturali e ambientali. Vediamo come e perché l’industria degli imballaggi e i business che ne fanno uso dovrebbero orientare le loro scelte verso soluzioni ecosostenibili.

Immaginare scenari futuri

L’incremento demografico, l’aumento della pressione sulle risorse ambientali e il cambiamento climatico avranno sicuramente un impatto sui sistemi produttivi e sull’industria del packaging. In quest’ottica, immaginare gli scenari futuri può essere molto utile per prepararsi alle tendenze emergenti, stimolare l’innovazione di prodotto, di servizio e di sistema.

L’interesse per la sostenibilità del packaging è legato ovviamente alla preoccupazione per le sorti del pianeta, ma anche ha anche ripercussioni sul marketing di prodotto visto che la generazione dei millennials mostra una netta preferenza per le aziende green nelle sue scelte d’acquisto.

Pensare a soluzioni per rendere il packaging più sostenibile è un modo per le aziende di distinguersi, migliorare la propria reputazione e fidelizzare i clienti.

Quali sono le caratteristiche del packaging sostenibile

La sostenibilità come direttrice delle nuove tendenze nella produzione si manifesta già in fase di progettazione del packaging che è sempre più ispirata ai principi dell’eco design. Quindi, prima ancora che nella scelta dei materiali, la sostenibilità si rivede nella scelta di design compatti, smontabili, leggeri e riutilizzabili per agevolare anche la fase di trasporto – che è l’fattore che influisce in maniera consistente sull’inquinamento.

Il packaging ideale è quanto più vicino possibile alle dimensioni del prodotto, così da richiedere meno materiale riempitivo possibile. Quando necessario, il materiale d’imballaggio dovrebbe essere facilmente smistabile, riciclato e riciclabile.

Cresce il ruolo degli acquirenti nelle scelte sul packaging

Nel periodo del Covid abbiamo assistito ad un boom delle vendite online. Un incremento che si preparava già da anni e che ha visto nella pandemia il suo evento catalizzatore. Con l’aumento delle consegne è aumentata anche la quantità di imballaggi e rifiuti prodotti, cosa che ha stimolato una riflessione critica nei consumatori per i quali il packaging sostenibile è diventato non solo preferibile ma, anzi, necessario.

Da un sondaggio di Nielsen è emerso che il 52% degli italiani è disposto a pagare di più se il brand è attento alla sostenibilità. Percentuale che arriva al 66% a livello mondiale. I consumatori prestano sempre più attenzione alle politiche di sostenibilità delle aziende, diffidano del green washing e vedono nella scelta del packaging un’espressione diretta dell’impegno delle aziende.

Il packaging sostenibile, dunque, non solo permette di ottimizzare i costi di trasporto ma aiuta le aziende ad acquisire e rafforzare una fetta di mercato molto interessante.

scatola di cartone aperta su un letto

Nuovi materiali sostenibili: il ruolo della ricerca

Il 66% dei consumatori predilige gli imballaggi di cartone rispetto alla plastica. Il cartone è, infatti, uno dei materiali green più utilizzati ad oggi. In particolare, il cartone ondulato è molto apprezzato in quanto riciclabile, biodegradabile e facilmente personalizzabile, cosa molto importante visto che l’imballaggio è oggi sempre più uno strumento di comunicazione oltre che un necessario elemento di protezione.

Oltre al cartone, però, ci sono altri materiali di nuova generazione con applicazioni promettenti nell’industria del packaging. Solo per citarne alcuni:

  • la fibra di legno vergine;
  • imballaggi organici (ricavati da funghi, crostacei e insetti, seta, canna da zucchero, mais, fecola di patate, buccia d’avena, ecc.);
  • tessuto non tessuto a base di cotone rigenerato;
  • bioplastiche (acido polilattico o PLA);
  • polimeri bio-ingegnerizzati.

Il settore è in forte evoluzione e c’è da aspettarsi che questi materiali attualmente considerati alternative alla plastica, diventeranno sempre più la norma, vista l’importanza che sia i governi che i consumatori stanno attribuendo alle politiche sostenibili.

Altri modi per ridurre le emissioni

La scelta di packaging riciclabile e biodegradabile non è l’unico fattore coinvolto nella creazione di flussi di produzione più ecosostenibili. Ci sono tante altre iniziative che possono educare i consumatori ed indirizzarli verso scelte più gentili nei confronti del pianeta.

Già durante l’acquisto, si potrebbero avvisare i consumatori suggerendo la quantità di prodotti di acquistare per ottimizzare il trasporto; oppure, si potrebbe richiedere un contributo facoltativo per compensare le emissioni di CO2 o, ancora, inserire una soglia minima d’ordine per evitare gli acquisti piccolissimi.

Un’attività semplice e con benefici immediati è l’introduzione di packaging riutilizzabili per i resi, meglio se in cartone. In questo modo, gli utenti possono restituire il prodotto da rendere nella stessa confezione in cui l’hanno ricevuto.

fogli di cartone ondulato sovrapposti

Come abbiamo visto, l’attenzione dei consumatori – specie quelli più giovani – alla sostenibilità è sempre più alta e il packaging è un fattore tutt’altro che trascurabile visto che rappresenta, nel caso del commercio online, il primo contatto vero e proprio del compratore con l’azienda da cui ha acquistato.

Ecco perché nella scelta dei materiali per il packaging non andrebbe considerata soltanto la redditività ma anche il guadagno in termini di fidelizzazione e life time value del cliente.